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Direttore Pietro Andrea Annicelli

Meglio tardi che mai

di Valerio Annicelli

03/11/2020 Le curve del Covid

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Meglio tardi che mai

 

Il taglio di questa rubrica non ha mai voluto essere di giudizio politico né tantomeno vuole esserlo ora, ma bisogna rilevare che sembra finalmente che si stia cominciando a ragionare su criteri di contenimento basati su dati oggettivi. Tuttavia bisognerebbe ancora lavorare sui gradi di libertà che lasciano all’autonomia locale la possibilità di dire l’ultima parola su alcune misure di contenimento. L’importanza dell’oggettività insindacabile di criteri definiti è necessaria, principalmente, per evitare che interessi di parte prevalgano sull’interesse generale della salute pubblica.

Oggi vorrei parlare in maniera più divulgativa e in maniera semplificata del calcolo di R0 che utilizza il prodotto di tre quantità:

  • β= la probabilità di trasmissione;
  • K= il numero dei contatti infettivi che una persona in media può avere per unità di tempo;
  • T = durata del periodo di infettività di una persona infetta;

ne consegue che R0 = βKT.

Per il Covid19 è stato stimato che R0=2,5.

Ci sono state malattie infettive con un R0 molto più alto. Ma il problema risiede nel numero delle complicazioni potenziali dell’infezione più che nella contagiosità vera e propria, e nella difficoltà di contenimento di β con sistemi di prevenzione. Il calcolo di Rt è simile, ma tiene conto del fatto che gli immuni aumentano e, senza interventi per contenere la diffusione del virus, Rt avrebbe un valore prossimo a R0 fino a che gli immuni non arrivino a valori talmente alti (immunità di gregge) da rendere difficile la diffusione ulteriore del contagio, portando alla discesa dell’andamento epidemico (Rt<1). Questo sarebbe accettabile se i contagi non portassero un gran numero di contagiati in ospedale, in terapia intensiva e al decesso.

Purtroppo nel caso del Covid19 bisogna portare giù il valore di Rt ben prima dell’immunità di gregge cercando di mantenerlo basso. Per fare questo, si agisce sui tre parametri in questo modo:

  • con le disposizioni di sanità pubblica come l’uso di misure di barriera (mascherine e lavaggio delle mani) che hanno lo scopo di prevenire la trasmissione ovvero ridurre β;
  • con l’isolamento dei casi che ha come effetto quello di ridurre K;
  • infine, con la durata del periodo di infettività che potrebbe essere ridotta attraverso l’uso di farmaci.

Quindi fino a che Rt>1 le misure di contenimento dovranno incrementarsi (andamenti esponenziali). Oggi Rt è in salita in tutta Italia con andamenti differenti. Il campanello di allarme è dato dalle terapie intensive che preoccupano per l’andamento esponenziale. Rt va abbassato molto prima perché le Terapie intensive risentono dell’onda di incremento casi con un certo ritardo. Bisogna aspettarsi che quando Rt comincerà a scendere, solo dopo un po’ scenderà anche l’andamento esponenziale delle curve di saturazione dell’occupazione dei reparti di terapia intensiva. Oggi siamo già al 50% del complessivo raggiunto durante il lockdown nei reparti di terapia intensiva. Forse nel frattempo ci siamo organizzati meglio con i reparti e i posti disponibili sono aumentati, ma la soglia di allerta del 30% è stata superata da un pezzo in molte regioni.

Bisogna infine considerare una cosa: parte dei ricoverati in terapia intensiva non ce la faranno e questo, purtroppo, nel nostro piccolo dipende da tutti noi: dai nostri comportamenti, dalla nostra disciplina, dalla priorità che diamo alle cose importanti della vita. È tempo di far riemergere i valori veri: quelli che hanno portato le generazioni del dopoguerra a costruire quello che abbiamo, inclusa la libertà che ci sembra essere stata rubata ma che troppo spesso dimentichiamo che va conquistata ogni giorno.

 

* Valerio Annicelli è ingegnere presso Leonardo. Attualmente è responsabile dell’ingegneria industriale per i progetti degli aerei ATR42-600s e CR929 con la responsabilità di garantirne l'industrializzazione.
 
 
 
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