Lorenzo de Napoli condanna ArcelorMittal: comportamento antisindacale
di Redazione
23/03/2019 Oltre città
Il giudice Lorenzo De Napoli, due anni fa presidente della commissione elettorale centrale (nella foto: De Napoli è con gli occhiali, foto Noi Notizie) che affrontò la controversia sull'accesso al ballottaggio delle comunali tra Franco Ancona e Pino Pulito, da giudice del Lavoro ha condannato ArcelorMittal per comportamento antisindacale. De Napoli ha accolto un ricorso ex articolo 28 dello Statuto dei lavoratori. Lo aveva presentato l'avvocato Mario Soggia per conto dell'Unione Sindacale di Base, un sindacato indipendente.
Nel concreto, l'azienda è stata ritenuta responsabile di aver proceduto in maniera non chiara e trasparente alle assunzioni e alle dichiarazioni di esubero degli operai del siderurgico. Le assunzioni sono state 10.700, di cui 8200 a Taranto. Le dichiarazioni di esubero sono state invece 2586.
La sentenza ordina la cessazione della condotta antisindacale e la rimozione dei suoi effetti. Ciò dovrà avvenire mediante la comunicazione delle concrete modalità applicative del criterio inerente le competenze professionali e, a parità di queste, dei punteggi e delle graduatorie riguardanti l'attuazione dei criteri sussidiari dell'anzianità di servizio e dei carichi di famiglia. ArcelorMittal Italia dovrà fornire quanto richiesto alle organizzazioni sindacali firmatarie dell'accordo del 6 settembre 2018 entro sessanta giorni.
La sentenza, essendo scaturita da un ricorso d'urgenza, è immediatamente esecutiva. ArcelorMittal Italia, che dovrà anche provvedere alle spese del contenzioso, ha dichiarato in una nota di prendere atto del provvedimento del Tribunale di Taranto, di riservarsi ogni azione e quindi la possibilità di presentare opposizione alla sentenza, di aver sempre agito con la massima collaborazione nei confronti delle organizzazioni sindacali e di voler continuare a dialogare con trasparenza.
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Pietro Andrea Annicelli