Italia Viva: far decadere Pino Pulito, in Consiglio comunale Antonella Scialpi
di Redazione
31/10/2020 Politica
«Pulito risulta presente in Consiglio comunale, dall'inizio del mandato, a diciassette sedute, ordinarie e straordinarie, su cinquantaquattro. In termini percentuali, fa riscontrare una presenza del 31% e un'assenza del 69%». Sono i dati che Vincenzo Angelini sciorina per sostenere la fondatezza della sua richiesta, insieme alla consigliera Marianna Maggi, di dichiarare decaduto Pulito da consigliere comunale e fargli subentrare la prima dei non eletti di Forza Italia, Antonella Scialpi (nella foto), candidata di Italia Viva alle ultime regionali e che porterebbe a tre i consiglieri comunali del gruppo.
La richiesta è stata formalizzata il 22 luglio al presidente del Consiglio comunale, Donato Bufano, che si è rivolto alla Segreteria generale per un’istruttoria che ha appurato un’assenza continuativa e sostanzialmente ingiustificata del consigliere Pulito dal 15 maggio 2019 a due giorni fa, data dell’invio della pec allo stesso per comunicargli l’avvio del procedimento di decadenza. Si tratterà quindi di stabilire definitivamente se Pulito abbia contravvenuto l’articolo 43 del Testo unico degli enti locali, secondo il quale lo Statuto comunale stabilisce i casi di decadenza per la mancata partecipazione al Consiglio comunale, e l’articolo 15 dello stesso Statuto comunale che al comma 2 recita testualmente: «Il consigliere che non intervenga, per tre volte consecutive senza giustificato motivo, alle sedute del Consiglio è dichiarato decaduto dalla carica con deliberazione del Consiglio comunale».
Era dagli anni Settanta, quando la procedura di decadenza fu attivata nei confronti di Alberico Motolese nell’ambito dei contrasti interni alla Democrazia Cristiana dell’epoca, partito unico di governo del Comune fino al 1987, che non si verificava la concreta possibilità dell’estromissione d’un consigliere dalla carica per reiterate assenze ingiustificate. La questione, peraltro, si delinea politicamente alquanto complicata.
Il Consiglio comunale sarà chiamato a votare la decadenza di Pulito qualora non siano addotte giustificazioni plausibili alle assenze. Escludendo che l’opposizione possa votare favorevolmente, la decadenza dovrà eventualmente essere recepita attraverso i voti della maggioranza. Italia Viva, però, da diverso tempo è in una posizione critica nei confronti dell’Amministrazione comunale rivendicando un assessorato proprio, se sono vere le indiscrezioni in proposito, a favore della stessa Antonella Sciapi.
Il Partito Democratico, inizialmente possibilista, non risulta però disposto né a ritrovarsi in giunta la prima dei non eletti di Forza Italia, né a modificare gli assetti della squadra di governo nella seconda parte del mandato quando si sono create le condizioni per un affiatamento stabile e duraturo. Del resto, gli attuali consiglieri di Italia Viva sono stati eletti nel Pd e non possono pretendere un assessorato semplicemente perché hanno cambiato casacca in corso d’opera. Potrebbe un accordo essere raggiunto sull’ingresso della Scialpi in Consiglio comunale?
In apparenza, l’ipotesi è plausibile. Ciò non significa, però, che le cose vadano in questa direzione secondo un automatismo. D’altro canto, se venisse dimostrata definitivamente la condizione di decadenza di Pulito, sarebbe oltremodo imbarazzante per il Pd salvare un consigliere d’opposizione, peraltro della Lega, dalle legittime richieste d’un altro partito di maggioranza.
Cara lettrice, caro lettore,
Cronache Martinesi fa un giornalismo di provincia ma non provinciale secondo l'idea plurale, propria di internet, che ogni punto è un centro. Fare del buon giornalismo significa fornire a te che ci leggi delle informazioni sui fatti e sul loro approfondimento. Richiede professionalità, fatica e ha un costo. Cronache Martinesi vuole continuare a proporre un'informazione libera e indipendente. Se ti piace quello che leggi, puoi liberamente contribuire con una somma, anche minima, tramite PayPal. Ci aiuterà a fare sempre meglio il nostro lavoro. Grazie.
Pietro Andrea Annicelli