Addio, Franco Micoli
di Redazione
19/07/2020 Società
La notte scorsa se n’è andato Franco Micoli.
Apprezzato docente, Micoli fu il segretario del Partito Comunista Italiano che nel 1987, insieme al senatore comunista Vito Consoli nonché al senatore Giulio Orlando e al deputato Domenico Maria Amalfitano della Democrazia Cristiana, con la collaborazione essenziale del consigliere comunale repubblicano Corrado De Judicibus, costituì la prima amministrazione non monocolore democristiana nella storia di Martina Franca dal dopoguerra. Sindaco fu il democristiano Michele Conserva, vice sindaco il comunista Antonio Scialpi.
Insieme a Scialpi e a Consoli (riconoscibili con lui, che è a destra con il berretto, nella foto in primo piano scattata dal balcone della storica sezione del Pci in corso Italia), e a Francesco Semeraro, Isabella Massafra, Pino Oliva, al fratello Lorenzo, al cognato Luigi Caliandro, all’attuale sindaco Franco Ancona e a Giovanni Ancona, nonché al consigliere comunale indipendente di sinistra Franco De Giorgio, Micoli condusse la battaglia in Consiglio comunale per la trasparenza nella gestione amministrativa della città coerentemente con quella questione morale che, propugnata dal segretario nazionale del Pci, Enrico Berlinguer, alcuni anni prima, era considerata da loro un valore.
Franco Micoli, che in gioventù aveva esperienze d’impegno civile come il soccorso alla popolazione di Biella colpita da un’alluvione nel 1968 (foto in basso), negli anni Novanta lascia la politica e si dedica interamente all’attività scolastica. Fautore della scuola a tempo pieno come opportunità di approfondimento dei saperi nonché di crescita delle competenze e delle abilità degli studenti, fu protagonista del progetto Adotta un monumento che riunì un gruppo di docenti sensibili alla conoscenza della storia di Martina anche in una prospettiva turistico culturale.
Personalmente non posso dimenticare la sua disponibilità a fornire informazioni, indicazioni, buoni consigli quando lo interpellavo per qualche articolo, nonché il profondo senso di amicizia e di lealtà, oltre che di dedizione al bene comune e di senso delle istituzioni e dei valori costituzionali che rappresentava con naturalezza, senza enfasi né retorica. Questa sua presenza attiva, coinvolgente, lo rendeva empatico e costantemente affidabile. La sua intelligenza, la sua sensibilità, la sua discreta opera di cura della città, mancheranno a tutti noi.
Ai suoi familiari giunga il cordoglio e la partecipazione al loro dolore mio e degli amici di Cronache Martinesi (paa).
Antonio Scialpi, amico di sempre, ha voluto ricordare così Franco Micoli sul suo profilo di Facebook.
«La notte ci ha strappato incredibilmente il nostro amico fraterno Franco Micoli.
Un'intelligenza dal volto umano ricca di ideali.
Una vita condivisa di amicizia, di valori, di comuni e generose passioni.
La cultura trasformata in azioni sociali.
La missione per la scuola e per la formazione culturale dei ragazzi e dei giovani.
Dalla scuola Battaglini all'Istituto Motolese.
Prima ancora a Motta di Livenza.
In prima linea per modelli educativi inclusivi e nuovi.
Eravamo quattro amici al bar.
Pino Oliva ci lasciò dieci anni or sono.
Apripista di un altro mondo.
Prima ancora Vito Consoli.
Dieci giorni fa ti ha preceduto l'amato cugino gemello.
Sono sconvolto.
Una storia di persona impegnata civilmente che ha dato un bel contributo alla crescita civile di Martina con scelte difficili, ma perseguite con coerenza e determinazione.
Il valore della Pace al primo posto.
La Libertà e la Liberazione.
Ci ha lasciato mentre l'Italia ricorda la strage di Via D'Amelio. Paolo Borsellino.
La 'questione morale' ci ha legato sempre in tutti i momenti come orizzonte di impegno politico e civile. Il sud e la lezione gramsciana.
Gli anni universitari trascorsi nella comune ricerca di visioni filosofiche che ci aiutassero a capire questo mondo che volevamo cambiare.
Con Lorenzo.
Prima ancora San Martino.
La fede laica.
L'amore per la famiglia. Per Anna Maria. Per Francesca e Alessandra.
E poi quel suo emozionarsi continuo negli ultimi tempi che ci sconsigliavano di ascoltarlo per interventi in circostanze in cui doveva comunicare il suo pensiero e la sua saggezza.
Il cuore, si sentiva, non lo consentiva.
Un pianto premonitore.
Addio Amico nostro.
Mi sei stato sempre vicino nella buona e nella cattiva sorte. Non lo dimenticherò.
Finché possibile.
Poi l'oblio per tutti.
Grazie di tutto.
Ora non soffrirai più.
Ci guarderai dal Cielo».
Nella foto, tratta dall'archivio Pci/Pds/Ds al pari di quella in primo piano, un comizio del Pci a metà degli anni Ottanta. Si riconoscono da sinistra: Lorenzo Micoli, Luigi Caliandro, Franco Micoli, Antonio Scialpi, Francesco Semeraro, Giovanni Ancona, Franco Ancona.
Franco Micoli sarà salutato e ricordato nella cerimonia laica che si svolgerà, nel rispetto della normativa anti covid, nella gradinata di Villa Carmine venerdì 24 luglio alle ore 18.30.
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Pietro Andrea Annicelli