Bertoncelli e l'arte per tutti
di Redazione
16/10/2019 Musicando
«Considero Riccardo Bertoncelli l’equivalente rock di quello che ha rappresentato Rodolfo Celletti, indimenticato direttore del Festival della Valle d’Itria, per la musica lirica». Parole e musica di Rino Carrieri, direttore della Fondazione Paolo Grassi e discepolo di Bertoncelli insieme ad Agostino Convertino, con il quale in gioventù si scambiava i libri del critico di Novara. «Entrambi possono essere considerati voci appassionate, scrittori stimolanti e, soprattutto, maestri dello spirito critico, frutto del pensiero libero e dell’utilizzo di strumenti di analisi sempre approfondita e argomentata come base di ogni loro critica e recensione» completa il ragionamento Carrieri.
Rock d'arte per tutti, omaggio rock a Paolo Grassi passando per Bob Dylan, Patti Smith, Jim Morrison, Tom Waits, Country Joe McDonald, è il laboratorio di tre giorni tra Martina Franca, Taranto e Bari che Bertoncelli è stato chiamato a effettuare nel consueto ambito delle Lezioni di rock!, gli incontri che lo vedono ormai da alcuni anni collaborare con la Fondazione. In proposito il critico scrive: «Nell'anno del centenario dalla nascita di Paolo Grassi, abbiamo scelto di riprendere un suo motto celebre e più volte attuato, teatro d'arte per tutti, declinandolo in chiave rock e proseguendo così un discorso storico e critico sulla musica del nostro tempo che in Fondazione dura da un po'».
Bertoncelli evidenzia: «Il campione di questa arte per tutti è stato, per Grassi, senz'altro Bertolt Brecht. E noi ci siamo messi sulle sue tracce in campo rock trovando connessioni, agganci, fascinazioni, storie curiose e comunque importanti. Dunque si parlerà di Bob Dylan e della sua folgorazione quando ascoltò Pirate Jenny, dei Doors che trasposero in moderna lingua West Coast l'Opera da tre soldi, di Patti Smith che fin dagli inizi ha messo Brecht nel Pantheon dei suoi maestri, di Hal Willner, geniale produttore che in un progetto degli anni Novanta passato alla storia ha curato una antologia delle migliori songs di Brecht e Weill affidati a grandi artisti del nostro tempo, da Tom Waits a Marianne Faithfull. Andremo anche oltre le citazioni dirette per toccare anche solo di sfuggita, tempo permettendo, certi esempi di arte folk rock anni Sessanta, quando le canzoni non erano meri prodotti più o meno liquidi ma piccoli audiogiornali, e i dischi, e gli spartiti, venivano distribuiti come fossero tazebao o volantini, per allertare le giovani generazioni e commentare i tempi nuovi. Arte popolare appunto, arte per tutti».
Il programma si svolgerà in tre differenti location. Venerdì 18 ottobre, alle ore 18.30, l'appuntamento è a Martina Franca nell'auditorium della Fondazione Paolo Grassi con Agostino Convertino e La Carrozza di Hans. Sabato 19, alla stessa ora, Bertoncelli sarà a Taranto presso il locale Sud Food & Music dove saranno con lui Franzi Baroni e Marcello Nitti, storici dj e fotografi musicali. Domenica 20, alle 11.30, Bertoncelli sarà invece a Bari presso l'Officina degli Esordi dagli amici di Small Temporary Small Press Bookstore, libreria dedicata all'editoria indipendente, al self-publishing e al libro illustrato, che ha organizzato per l’occasione una conversazione aperitivo.
Nella foto: Riccardo Bertoncelli, a sinistra, discute animatamente con Agostino Convertino mentre Rino Carrieri mostra orgoglioso una prima stampa di Happy trails, secondo mitico album dei Quicksilver Messenger Service miracolosamente sottratto, dopo quarant'anni, ai furti con destrezza che in gioventù il professor Gustavo Laquaglia considerava prestiti ... a lunga scadenza.
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Pietro Andrea Annicelli