Non è satira ...
di Piero Angelini
24/05/2019 Piero Angelini
Molti nemici, molto onore è una delle tipiche frasi apocrife del Duce che Matteo Salvini ogni tanto riesuma orgoglione. Non si può dire che, di questi tempi, l'ex comunista padano vada per il sottile nell'accattivarsi l'amicizia del prossimo. Tra la suggestione delle armi facili e della riapertura delle case chiuse, la faccia feroce ai migranti e agli immigrati, i contrasti con i vescovi e i magistrati, le polemiche con Roberto Saviano e Fabio Fazio, i rosari, i crocifissi e la Madonna agitati e citati a sproposito, e con Maurizio Crozza che non perde occasione per coglionarlo splendidamente, Salvini persevera nel dividere gli italiani tra chi vorrebbe essere lui, chi vorrebbe prenderlo a pernacchie e chi vorrebbe che facesse i lavori per cui è pagato nei luoghi in cui risulta assenteista cronico: il Parlamento europeo a Bruxelles e a Strasburgo, il suo ufficio di ministro dell'Interno nel Palazzo del Viminale a Roma. Piero Angelini lo vede così ...
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Pietro Andrea Annicelli