Il dolore di Franco Punzi
di Redazione
21/03/2019 Società
«La vita operativa era nell’atrio. Clangore di tubi Innocenti e fisica allegria dei macchinisti - protagonisti di un traffico costante tra il palco e il Caffè Ducale, all’epoca primo (e unico) bar martinese a servire al banco stuzzichini per l’aperitivo. Aldilà del palco, dalla parte opposta dell’atrio c’era, infine, il mondo misterioso della sartoria, dove vigeva un regime di assoluto matriarcato governato da Giuseppina Punzi». Così qualche anno fa Marco Ferrante in un suo scritto per i quarant'anni del Festival della Valle d'Itria. Giuseppina Camassa Punzi non c'è più. Se n'è andata l'altra notte, improvvisamente, a settantatrè anni.
Moglie di Franco Punzi (nella foto), presidente del Festival della Valle d'Itria e a lungo sindaco di Martina Franca, Giuseppina Punzi ha insegnato nella scuola elementare Marconi e ha garantito per quarant'anni al Festival un impegno «discreto ma fondamentale», come ha evidenziato il sindaco, Franco Ancona, in una nota di cordoglio. Per decenni è stata inoltre saldamente al fianco del presidente Punzi nell'impresa, difficile e coraggiosa, di consolidare la più importante manifestazione culturale nella storia e nella vita di Martina Franca. Fino a elevarla a una ribalta internazionale.
«L'ho incontrata la settimana scorsa l'ultima volta, il 14 marzo, alla Fondazione Paolo Grassi per la presentazione di un libro proprio sull'autostima delle donne e in occasione dell'8 marzo, dopo un bel concerto, ad ascoltare con tanta discrezione, seduta sempre in fondo, l'elogio affettuoso di Franco Punzi per lei e le sue qualità umane, l'apporto decisivo e prezioso nella sua esistenza, l'amore per la vita e la cultura» ha rammentato Antonio Scialpi, assessore alle Attività culturali.
Il funerale di Giuseppina Camassa Punzi si è svolto oggi pomeriggio nella chiesa della Santa Famiglia.
Pietro Andrea Annicelli e gli amici di Cronache Martinesi partecipano al dolore di Franco Punzi e dei suoi familiari con profonda tristezza.
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