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Direttore Pietro Andrea Annicelli

Il Gsm sulle Alpi albanesi

di Redazione

10/08/2024 Oltre città

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Il Gsm sulle Alpi albanesi

È partita la spedizione speleologica Shtares 2024 organizzata dal Gruppo speleologico martinese (Gsm). Speleologi provenienti da diversi Paesi europei si sono dati appuntamento per continuare l’esperienza nel Parco Regionale Nikaj-Mërtur sulle Alpi albanesi. È questa la settima estate che il Gsm trascorrerà in quei luoghi.

«L’anno scorso abbiamo continuato l’esplorazione della grotta Shpella Shtares che si è concessa a noi per ben 8,2 chilometri di condotte e di gallerie» rileva Donatella Leserri, capo spedizione. «Abbiamo effettuato studi meteorologici, geologici e biospleologici conseguendo diverse scoperte scientifiche. Quest’anno ci aspettano altre risalite lasciate in sospeso l’anno scorso: quella del ramo Sand Rock e quella del ramo del Mezzogiorno, per citarne solo alcune. Le aspettative sono davvero alte».

Dopo una prima spedizione perlustrativa nel 2014 con il Gruppo Faentino, sono nati i progetti Curraj (2015 e 2016) e Shtares (2017, 2018, 2019, 2022 e 2023), in collaborazione tra Gsm, Gs Faentino, Gsb-Usb, La Venta, Continent 8, Institut Suisse de Spéléologie et Karstologie (Isska) e sotto l’egida di Ssi e dell’International Union of Speleology (Uis). Il gruppo esplorativo sarà diviso in squadre che continueranno l’esplorazione all’interno della Shtares alternandosi in grotta. Si proverà a individuare ingressi alti dall’esterno, perlustrando e battendo la montagna in lungo e in largo. 

Gli studi saranno rivolti non solo alla biospeleologia, ma anche alla meteorologia interna della cavità caratterizzata da forti correnti d’aria che indicano grandi volumi ancora inesplorati e ingressi alti tutt’ora sconosciuti. L’interesse verterà sulle indagini dell’evoluzione delle temperature riguardanti la ventilazione e iniziate negli anni scorsi con l’installazione di diversi sensori, nonché sull’indagine geologica nel sito.

«Quest’anno potenzieremo ancora di più il campo interno alla grotta con due postazioni che permetteranno il bivacco, dando la possibilità agli speleologi di lavorare più giorni consecutivamente» commenta Alessandro Marraffa, responsabile scientifico della spedizione. «Saranno, infatti, rimontate le due tende che fungeranno da punto ristoro e da stallo notturno. Come già avvenuto durante tutte le spedizioni, tutti i rifiuti, biologici e no, saranno portati fuori dalla cavità per essere smaltiti e differenziati al villaggio. Questo ci permetterà di avere il minimo impatto sulle comunità biologiche anche endemiche che vivono in questa grotta. Negli anni scorsi abbiamo identificato un nuovo genere e tre nuove specie troglobie: Riberius n.gen. stillicidii n. sp., Kircheria dritae n.sp., Anthroherpon shtarensis n. sp. Stiamo aspettando altri risultati dai campionamenti effettuati l’anno scorso».

Michele Marraffa, presidente del Gsm, ha invece dichiarato: «Avere la possibilità di continuare a esplorare la Shpella Shtares insieme a speleologi provenienti da diverse regioni d’Italia e dai Balcani è un’occasione di crescita per il nostro gruppo. Shtares 2024 ci permetterà di confrontarci con tecniche e visioni differenti dalla nostra. Avere il sostegno della Ssi e della Federazione pugliese ci rende inoltre davvero orgogliosi, permettendo alle nostre attività di avere, ancora una volta, un carattere di ampio respiro».

Sostenitori dell’esplorazione sono la Banca di Credito Cooperativo di Locorotondo e Martina nonché il Servizio Regionale Puglia del Soccorso Alpino e Speleologico. Il rientro in Italia avverrà il 26 agosto.

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