Comicità e musica nel lungo Settecento
di Redazione
29/07/2024 Agenda
Comicità e musica nel lungo Settecento è il tema della giornata di studi che approfondisce oggi, nell’auditorium della Fondazione Paolo Grassi, i più significativi titoli della civiltà musicale settecentesca che si rifanno alla grande tradizione buffa. Dalle ore 9,30 alle 19.00 studiosi, direttori d’orchestra, cantanti e registi, impegnati a vario titolo in un lavoro di valorizzazione dell’operismo settecentesco, si confronteranno sullo stato a cui sono giunte le più recenti ricerche di settore e le moderne strategie di messinscena, nel rispetto del dettato delle fonti e al tempo stesso affascinando il pubblico con speciale attenzione a quello più giovane.
La giornata di studi è promossa dalla Fondazione Paolo Grassi ed è curata, nell’organizzazione scientifica, da Paologiovanni Maione e Lorenzo Mattei in collaborazione con l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, l’Università della Campania Luigi Vanvitelli e la Fondazione Pietà dei Turchini Centro di musica antica di Napoli.
«L’incontro intende far luce sugli aspetti melodrammaturgici e performativi dell’opera comica del XVIII secolo, dalla commedia napoletana sino al dramma giocoso di conio goldoniano» si legge in una nota stampa. «La giornata si configura come una preziosa occasione di dialogo fra musicologi e musicisti intorno ai problemi estetici, storiografici ed esecutivi posti dal recupero del repertorio comico del Settecento (qui definito lungo in virtù delle sue tante fasi di mutamento stilistico e dei dibattiti estetici che le hanno accompagnate) nel quale hanno rivestito un ruolo cospicuo alcuni celebri operisti pugliesi come Leo, Sarro, Latilla, Logroscino, Insanguine, Piccinni, Traetta e Paisiello. L’auspicio è che l’incontro funga da evento-pilota per la costituzione di un tavolo di lavoro permanente all’interno del Festival, inteso come luogo di discussione scientifica ma anche di sensibilizzazione per un approccio consapevole (nell’interpretazione e nella fruizione) al genere comico, per molti aspetti più complesso e drammaturgicamente ricco di quello serio».
Di seguito, il programma.
GIORNATA NAZIONALE DI STUDI
Comicità e musica nel lungo Settecento
Ore 9.30
Saluti istituzionali
Rino Carrieri (direttore della Fondazione Paolo Grassi)
Sebastian F. Schwarz (direttore artistico del Festival della Valle d’Itria)
Mariafederica Castaldo (presidente della Fondazione Pietà dei Turchini)
Ore 10.00 - 13.30: prima sessione
Paologiovanni Maione (chairman)
Lucio Tufano (Università degli Studi di Palermo)
Drammaturgie comiche a confronto: Piccinni e Paisiello
Davide Pulvirenti (Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”)
«Un duetto per far di sdegno e pace»: soluzioni melodrammaturgiche e funzioni gestuali nel duetto di riconciliazione goldoniano
Paolo De Matteis (Conservatorio di musica “Carlo Gesualdo da Venosa” di Potenza)
Sulla gestualità musicale nelle “Nozze di Figaro”
Samuele Lo Cascio (Università degli Studi di Palermo)
Un’«infima parte» per la nuova opera di corte: drammi giocosi a Ludwigsburg dalla prospettiva di un cantante evirato
Valeria La Grotta (soprano, progetto RipARTI Regione Puglia)
Il “virtuosismo” del repertorio buffo
Paola De Simone (Conservatorio di musica “U. Giordano” di Foggia)
Sulle commedie a Napoli alla fine del Settecento
Claudio Osele (direttore musicale dell’ensemble Le Musiche Nove)
“Mettimonce a raglia”: tra dramma e commedia nella “Sorella amante” di Hasse
Ore 15.30 - 19.00: seconda sessione
Lorenzo Mattei (chairman)
Paologiovanni Maione (Università della Campania “Luigi Vanvitelli”)
Convenienze e inconvenienze “storicamente informate”: le vicissitudini de “Li zite ngalera” di Vinci
Stefano Aresi (direttore dell’ensemble Stile Galante)
Il mostro ubriaco: scelte poetiche e musicali attorno al ciclope nel “Polifemo” di Paolo Rolli e Nicola Porpora
Federico Maria Sardelli (direttore dell’ensemble Modo Antiquo)
Il barocco contemporaneo: una vulgata sempre più distaccata dalle fonti
Giovanni Panizzo (archivista musicale del Festival della Valle d’Itria)
Una fante furba, burlata o di buon gusto? Osservazioni attorno ai “Furbi burlati” di Niccolò Piccinni
Luca Scarlini (scrittore e performer)
«Se un’opera va mal dice il poeta: “la mia composizione è buona e bella: quel ch’ha fallato è il maestro di cappella”»: o del comico cantato in Carlo Goldoni
Mariano Bauduin (regista, Gli Alberi di Canto Teatro)
Punti e Contrappunti nelle note di regia per l’Opera Comica napoletana
Arturo Cirillo (Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”)
Mettere in scena oggi un melodramma buffo
Teresa Iervolino (mezzosoprano)
Interpretare un ruolo comico: aspetti canori e attoriali
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