La festa dei nonni
di Redazione
02/10/2023 Sociale
Oggi 2 ottobre è la Festa nazionale dei nonni, istituita dalla legge n. 159 del 31 luglio 2005 per celebrare l’importanza del ruolo svolto dai nonni nelle famiglie e nella società. A Martina Franca l’Assessorato alle Politiche Sociali e ai Servizi alla Persona, in collaborazione con le associazioni aderenti al progetto La memoria che vive, ha elaborato un programma di eventi denominato I nonni, un tesoro da custodire. Gli eventi organizzati fino al 6 ottobre hanno lo scopo di tessere relazioni nonché valorizzare e riscoprire ruoli e competenze differenti. Il valore di ognuno può essere arricchimento per tutti, nella diversità dei ruoli e delle situazioni di vita. Prevedono anche il coinvolgimento dei bambini della scuola primaria.
Il programma completo delle iniziative, che prevede anche il coinvolgimento dei bambini della scuola primaria, è il seguente.
Lunedì 2 ottobre, ore 18.00, Centro servizi polivalente, Via Carmine 99.
Interventi del sindaco, dell’assessore alle Politiche sociali e ai Servizi alla persona, della dirigente del Settore servizi alla persona.
Ambulatorio solidale, presentazione del progetto a cura di Mario Motolese e di Grazia Strusi.
Origami d’accoglienza, a cura dell’U.P.C. Le Grazie.
Pəgghjàmələ a 'rrịsə!, serata musicale all’insegna della musica e dell’allegria, a cura dell’Accademia d’a Cutəzzə 2010.
Sketch, a cura del laboratorio teatrale Coop. Elicea.
Serata danzante e di convivialità, a cura delle associazioni di volontariato aderenti al Centro associazioni volontariato Cav) e operatori del Centro servizi polivalente.
Con i nonni al centro dal 2 al 6 ottobre, presso il Centro servizi polivalente.
Lunedì 2 ottobre, ore 10.30-12.00. Laboratorio rivolto ai ragazzi del Centro diurno Amici di Handy.
Tarallini fatti, cotti e… mangiati, a cura degli operatori del Centro diurno Amici di Handy e del Centro servizi polivalente con i volontari di Servizio civile
Martedì 3 ottobre, ore 9.30-11.00, laboratorio rivolto agli alunni di una classe IV dell’I.C. Marconi.
Cəa sə mangə jòscə… orecchiette?, laboratorio con nonni e bambini, alla riscoperta di un’attività manuale della tradizionale culinaria. Il laboratorio si concluderà con un piccolo assaggio di orecchiette al sugo da parte di tutti i partecipanti, a cura del Gruppo di volontariato vincenziano e Unitalsi, in collaborazione con gli operatori del Centro servizi polivalente e i volontari del Servizio civile.
Mercoledì 4 ottobre, ore 9.30-11.00, Centro servizi polivalente, laboratorio rivolto agli allievi di una classe V dell’I.C. Grassi.
I giochi di una volta: nonni e bambini alle prese con i giochi semplici di una volta, quando non esistevano smartphone, tablet e videogiochi: i giochi delle 5 pietre, del fazzoletto, del tiro alla fune, della campana, dei 4 cantoni, d’a renghe. L’iniziativa mira a far riscoprire il valore dello stare insieme attraverso l’uso di materiali facilmente reperibili e alla portata di tutti, per ritornare ad appropriarsi degli spazi e del tempo, dove le relazioni danno significato al vivere in comunità. A cura dell’Accademia d’a Cutəzzə 2010 in collaborazione con U.P.C. Le Grazie e i volontari del Servizio civile.
Giovedì 5 ottobre, ore 9.30-11.00, laboratorio rivolto agli alunni di due classi V della scuola primaria dell’ I.C. Chiarelli e di una classe IV dell’I.C. Aosta.
I nonni di una volta: nonni e nonne mettono a disposizione il loro tempo e la loro esperienza per intrattenere i bambini raccontando storie, storielle e filastrocche in vernacolo. L’iniziativa mira a dare centralità e importanza al ruolo dei nonni e ai loro racconti, per la crescita sana dei nostri piccoli concittadini in un'ottica di relazioni intergenerazionali, a cura dell’Accademia d’a Cutəzzə 2010 in collaborazione con U.P.C. Le Grazie e i volontari del Servizio civile.
Venerdì 6 Ottobre, Centro servizi polivalenti, ore 9.30-11.00, laboratorio rivolto agli allievi di una classe V dell’I.C. Giovanni XXIII.
Tarallini per grandi e piccini: i bambini, insieme ai nonni, impareranno a realizzare i tarallini, dall’impasto fino alla loro cottura e al successivo assaggio, a cura del Nuovo centro sociale Sandro Pertini e degli operatori del Centro servizi polivalente con i volontari del Servizio civile.
Nella foto: coppia di anziani di fine Ottocento. La famiglia contadina dell'epoca aveva una struttura patriarcale e veniva intesa con un senso di sacralizzazione che si è perso in epoca recente.
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Pietro Andrea Annicelli