cronache martinesi

Direttore Pietro Andrea Annicelli

Non c'è bellezza senza istruzione

di Piero Marinò

27/09/2023 Editoriale

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Non c'è bellezza senza istruzione

   

    Questa è, integralmente, la lettera aperta che Piero Marinò, studioso e storico dell'arte, ha inviato al sindaco Gianfranco Palmisano. Non ha finora ricevuto risposta.

 

     Egregio Signor Sindaco

i cittadini martinesi sono stati coinvolti, di recente, nella discussione del Piano urbanistico generale che l’Amministrazione da Lei presieduta sta redigendo. Iniziativa encomiabile. Ho partecipato a un paio di incontri e ho cercato di offrire, molto modestamente, un contributo.

     Vorrei riprendere, però, in questa lettera, un concetto che non ho potuto sviluppare in maniera conveniente: l’assenza delle scuole nell’elenco delle oltre cento realtà associative, di varia estrazione, convocate.

     Non si è trattato di una dimenticanza, ma di una scelta ben precisa.

     Da ex uomo di scuola sono convinto che le scuole non possano essere escluse da un processo di crescita centrato sulla Bellezza cui si ispira l’Osservatorio sorto con questa finalità nello scorso anno.

     Se vogliamo mettere la Bellezza al centro di questo progetto diventa necessario, magari con il supporto dell’assessore alla Pubblica istruzione, invitare i dirigenti di tutte le scuole di Martina, in questo periodo dedicato alla programmazione, per sollecitare gli insegnanti a organizzare visite guidate nel centro storico e nell’agro, così ricchi di tanti meravigliosi monumenti!

     Fu l’aspirazione alla Bellezza, infatti, che spinse i padri carmelitani e domenicani, nella prima metà del Settecento, ad abbattere le antiche chiese per ricostruirne altre, barocche, monumentali, che turisti provenienti da tutto il mondo ci invidiano!

     E fu sempre la ricerca di Bellezza a indurre Isidoro Chirulli a intraprendere un’impresa che aveva del folle: demolire l’antica chiesa di San Martino, ricca di meravigliosi altari, statue, icone, polittici, quadri, per costruirne una incredibilmente bella, magnifica, seducente, moderna!

     E non fu l’aspirazione al Bello a far avviare, da parte del Duca Petracone V Caracciolo, la costruzione del Palazzo Ducale? Potrei continuare a lungo a parlare di Bellezza a Martina.

     Nel Settecento il Barocco sedusse larghi strati della popolazione, religiosi e privati, ricchi e piccola borghesia. Questa condivisione ci ha lasciato in eredità decine di meravigliosi portali, finestre, affreschi, sculture. Questi piccoli e grandi capolavori hanno indotto i critici  a definire Martina un unicum!

     La ricerca di Bellezza è nel dna della nostra città. 

     Nel centro storico, ma anche nell’agro, ci sono le radici di Martina!

     Noi cosa facciamo di questo enorme patrimonio?

     Non le pare necessario, signor Sindaco, portare i nostri giovani a conoscenza di tutta questa Bellezza che ci hanno lasciato i nostri antenati? Investire sui giovani, sulla scuola, non è mai abbastanza! Non le pare che la conoscenza sia una fase imprescindibile, preliminare, prima di parlare di salvaguardia e tutela di quanto abbiamo ereditato e che dobbiamo trasmettere alle giovani generazioni?

     Una conoscenza puntuale del territorio, inoltre, favorisce il processo di costruzione della propria identità. L’acquisizione di una profonda sensibilità, di consapevolezza di quel che possediamo, è necessaria per evitare di ritrovarsi, tra pochi decenni, di fronte a nuovi abusi edilizi, scempi di ogni genere, situazioni di degrado e abbandono che, negli ultimi tempi, si sono verificate proprio per mancanza di una cultura adeguata in tal senso.

     Intenda queste mie riflessioni sparse come un tentativo di contribuire a una Martina più vivibile, più bella, più apprezzata ed amata da tutti i suoi cittadini.

     Un cordiale saluto

 

     P.s. Nella illustrazione del Pug avete detto che c’è l’intenzione di demolire l’edificio della scuola Battaglini, rimesso a nuovo solo pochi anni fa, per creare un parcheggio (per inciso: a Martina c’è anche chi vorrebbe abbattere la masseria Posillipo, che sorge di fronte alla chiesa della Sacra Famiglia, per costruire un parcheggio). Conosco quell’edificio palmo a palmo e Le assicuro, sindaco, che in quello spazio occupato dalla Battaglini troverebbero posto poco più di venti auto. 

     C’è poi l’intenzione di costruire un nuovo edificio scolastico in una zona più periferica, a ridosso della ferrovia. Conoscendo come funzionano le iscrizioni a scuola credo che in un edificio così lontano dal centro abitato si iscriverebbero ben pochi studenti. L’attuale costruzione che ospita classi di scuola media, se proprio si svuota, potrebbe tornare utile per ospitare uffici comunali, dare una sede confortevole a qualche associazione. Ma questo è solo il mio parere.

 

     Immagine in primo piano dello stesso Piero Marinò.

 

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