cronache martinesi

Direttore Pietro Andrea Annicelli

ITS Moda: «Chiarezza sul direttore generale»

di Pietro Andrea Annicelli

21/09/2021 Economia

Valutazione attuale:  / 6
Scarso Ottimo 
Vota
ITS Moda: «Chiarezza sul direttore generale»

 

«Gli atti del bando per direttore generale dell’Istituto tecnico superiore della Moda di Martina Franca parlano chiaro. Sono pubblici e depositati sia negli enti preposti che nei tribunali ai quali mi sono rivolto». Giancarlo Quaranta (a destra nella foto scattata a Pitti Uomo: gli altri, sempre da destra, sono l’assessore allo Sviluppo economico Bruno Maggi, il noto stilista e imprenditore umbro della moda Brunello Cucinelli, il sindaco Franco Ancona) da venticinque anni è direttore commerciale e manager nell’export di piccole e medie imprese. Ha una vasta esperienza internazionale e d’insegnamento delle Lingue nelle scuole. È un riferimento nel territorio per le aziende dell’abbigliamento.

Quaranta ritiene che le sue competenze siano state sottovalutate dalla commissione esaminatrice, quindi di avere le carte in regola per il contratto «di prestazione d'opera collaborativa con partita Iva ed importo onnicomprensivo di ogni onere di 2.500 euro mensili» previsto dal bando a evidenza pubblica rispetto al quale si è classificato secondo. Il professionista, avendo inutilmente esposto le sue ragioni ai referenti dell’ITS Moda, è ricorso al Tar dopo la pubblicazione, il 1° giugno, della graduatoria finale.

Il Tar si è dichiarato in difetto di giurisdizione. Quaranta si è rivolto allora al Giudice del lavoro di Taranto e al Consiglio di Stato. Ha inoltre presentato un esposto alla Procura della Repubblica.

Nella graduatoria finale, su sette candidati ammessi, i commissari giudicanti hanno valutato il primo 80 e lui 78 punti. Quaranta ha ricevuto 12 punti per il valore della laurea (su un massimo di 15): l’altro professionista 6. Entrambi nessuno per dottorati e master. L’altro candidato ha recuperato cinque punti su sei per le esperienze professionali ottenendo il massimo punteggio: 40 (a 35). Il punto in meno l'ha recuperato sulle competenze informatiche certificate. I due candidati sono restati alla pari sulle competenze linguistiche anche non certificate ricevendo il massimo dei punti: 3. È nel colloquio che il primo classificato ha ottenuto 30 punti, il secondo 28.

Quaranta evidenzia due situazioni che ritiene vadano approfondite: le competenze linguistiche e le ipotesi di conflitti d’interesse. Per le prime l’altro professionista si attribuisce nel curriculum una competenza B1 per l’inglese compreso, parlato, scritto, A1 per il francese. Quaranta dichiara invece inglese e francese fluent in capacità di lettura, scrittura, esposizione orale, nonché spagnolo fluent nella lettura, ottimo nelle altre due espressioni.

Entrambi sono laureati alla Cattolica: Quaranta in Lingue, l’altro professionista in Scienze politiche. Nel curriculum del primo le competenze linguistiche risultano essenziali nel suo percorso lavorativo. Egli elenca molte docenze di Lingue in licei, scuole secondarie, ITS (in un paio compare anche negli albi come formatore). Risulta vincitore d’un bando in Lingua inglese per un progetto di certificazione Cambridge in una scuola di Massafra. È commissario agli esami di maturità in Inglese e Francese. C’è poi l’esperienza internazionale in fiere, progetti, missioni per conto d’importanti aziende del sistema moda: in Italia, Europa, Russia ed ex Urss, Asia, Stati Uniti e Canada, Sud America.

La commissione assegna a entrambi tre punti per le competenze linguistiche. Quaranta non è d’accordo: «La griglia di valutazione dei curriculum nel bando richiedeva, ai fini dell’attribuzione del punteggio di merito, la certificazione in Inglese di livello B2. L’altro candidato ha dichiarato una competenza B1: non sono sicuro che gli spettino i 3 punti». La questione è sostanziale: senza, Quaranta sarebbe primo con 78 punti a 77.

In realtà un certificato in Inglese di livello B2 il vincitore del bando, dice Quaranta, l’ha presentato. Ma solo dopo il suo ricorso al Tar. Esattamente due giorni prima dell'udienza del 14 luglio: quella in cui si rileva il difetto di giurisdizione. Quaranta valuta inammissibile quel certificato ed è perplesso sulla sua validità. Ma, ragiona, fosse valido e ammissibile, il livello B2 sarebbe comunque inferiore al suo C1, cioè la laurea in Lingue. Un motivo in più, ritiene, per ridiscutere la discrezionalità della commissione. Tanto più che reputa sottovalutati i suoi titoli e le sue esperienze di lavoro nel colloquio e negli altri punteggi.

Quaranta ipotizza anche, a partire dal candidato vincitore, dei conflitti d’interesse. Se fosse riscontrato quanto, egli afferma, si evince da documentazione acclusa al ricorso presentato alla Procura della Repubblica, il vincitore risulterebbe, all’atto della domanda di partecipazione e della graduatoria finale, titolare d’una società di formazione che, rivela, «è una dei diciannove componenti del Consiglio d’indirizzo dell’ITS Moda». 

Il conflitto d’interesse, sempre secondo il ricorrente, potrebbe coinvolgere anche la commissione giudicatrice del bando. Essa è nominata dalla Giunta esecutiva dell’ITS Moda. Se la ricostruzione di Quaranta è esatta, un docente dell’Università del Salento ne è il presidente, ma l’ateneo è anche uno dei cinque componenti della Giunta esecutiva. Il regolamento, all'articolo 30, recita: «Membri della commissione non possono essere membri che governano l'ITS».

Quaranta conclude: «L'Istituto attinge a fondi pubblici e in parte anche dei soci, cioè le aziende. Penso che i soci, insieme a Confindustria, debbano prendere posizione in una vicenda che merita chiarezza. L’Amministrazione comunale, che tanto ha fatto affinché la sede dell’ITS Moda sorgesse, giustamente, a Martina, ha la responsabilità di vigilare sul rispetto delle regole». 

Telegrafico, in proposito, il sindaco Franco Ancona, che rappresenta il Comune nell’ITS: «Il concorso è stato espletato attraverso il lavoro d’una commissione. L’Amministrazione comunale non entra nel merito. Il candidato secondo classificato ha ritenuto di ricorrere alla magistratura: sarà quest’ultima a entrare nel merito. L’Amministrazione prenderà atto di quello che essa deciderà». 

Lascia un commento

Verify Code

Cara lettrice, caro lettore,

Cronache Martinesi fa un giornalismo di provincia ma non provinciale secondo l'idea plurale, propria di internet, che ogni punto è un centro. Fare del buon giornalismo significa fornire a te che ci leggi delle informazioni sui fatti e sul loro approfondimento. Richiede professionalità, fatica e ha un costo. Cronache Martinesi vuole continuare a proporre un'informazione libera e indipendente. Se ti piace quello che leggi, puoi liberamente contribuire con una somma, anche minima, tramite PayPal. Ci aiuterà a fare sempre meglio il nostro lavoro. Grazie.

Pietro Andrea Annicelli